La Via della Seta
Di enorme interesse paesaggistico e storico-artistico, il viaggio si snoda per alcune delle tappe principali (in Uzbekistan e nella Cina occidentale) che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la favolosa Via della Seta: vari percorsi carovanieri e rotte commerciali che congiungevano la Cina e l’India all’area Mediterranea.
Con questo termine, coniato per la prima volta dal geografo tedesco Ferdinand von Richtofen, si faceva infatti riferimento agli intensi traffici (di seta soprattutto), intercorsi tra Oriente e Occidente dal I sec. a.C.
La Via della Seta permetteva non solo la circolazione delle merci, ma anche quella delle scoperte e delle innovazioni tecnologiche, delle scuole filosofiche, delle tradizioni religiose e culturali (con l’incontro delle civiltà greca e romana, iranica, indiana e cinese).
Lungo le sue piste si muovevano mercanti (tra i quali Marco Polo), uomini d’arme, ambasciatori, missionari, esploratori, artisti.
Oggi molto è cambiato, soprattutto in Cina, che sta trasformandosi a ritmi inverosimili.
È interessante osservare come il cambiamento coinvolga fortemente anche la parte occidentale di questo immenso Paese asiatico.
Una delle città cinesi dove ancora si può rivivere il grande fascino del passato è Kashgar.
Più lente sono le trasformazioni in Uzbekistan, dove sarà possibile visitare quattro perle (Khiva, Bukhara, Shahrisabz, Samarcanda), tutte inserite dall’Unesco fra i Patrimoni dell’umanità.