Albania: così vicina, così lontana.

Con le sue coste che si affacciano sul Canale d’Otranto (mari Adriatico e Ionio) è geograficamente vicinissima all’Italia, poco più di 70 km (meno della distanza tra Roma e Civitavecchia). Grande poco più della Sicilia ha una popolazione inferiore a quella dell’area metropolitana di Roma.
Alla vicinanza geografica, testimoniata anche da flussi albanesi nel XV sec. in alcune regioni italiane (Molise, Calabria, Sicilia…) si è contrapposto il lungo isolamento durato dal 1945 fino agli anni ’80 dello scorso secolo. La nuova vicinanza è avvenuta in modo traumatico. L’Italia, infatti, ricorda ancora la “grande” migrazione avvenuta nel 1991 a Bari dove l’8 agosto la nave Vlora approdò dopo essere stata occupata, nel porto di Durazzo, da circa 20.000 albanesi: il più grande sbarco di clandestini mai avvenuto in Italia. Da allora molto è cambiato nei rapporti con l’Albania, oggi in crescita economica.
L’Albania è un paese mediterraneo paesaggisticamente bello, oltre che ricchissimo di importanti reperti archeologici; conserva inoltre una lingua antica e un prezioso patrimonio folkloristico. In Albania si trovano resti di archeologia pelasgica, romana, greca, illirica e turca. Gli scavi archeologici riportano sempre nuove scoperte utili alla stessa ricostruzione della storia europea.

Fortezza di Berat - Albania - AIIG Lazio

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